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La fama internazionale della cucina bolognese risale al Medioevo: erano presenti in città potenti famiglie signorili, presso le cui corti servivano i cuochi più celebrati. Ma la tradizione gastronomica di Bologna è strettamente legata all'Università: la mescolanza di numerosissimi studenti e professori di nazionalità diverse arricchì la cultura gastronomica, e rese necessaria una buona organizzazione dell'approvvigionamento alimentare. Nel trecento si contavano in città ben 150 osterie e 50 alberghi, che venivano riforniti dalle fertili campagne circostanti ma anche da lontano, per vie d'acqua (tramite i canali della città, che erano collegati al Po e di qui al mare).
Il detto Bologna la grassa va quindi a braccetto con il detto Bologna la dotta.
La cucina Bolognese (così come la cucina emiliana in genere) è nota per la sua varietà ed opulenza: i piatti tipici sono a base di carne (in particolare maiale) e pasta all'uovo. Sono particolarmente famosi i saporiti la mortadella, i tortellini, le lasagne, il ragù (tipicamente usato per condire le tagliatelle).

Le Rondini 1959
Locanda Belfiore 1940
Marco Bettini azienda agricola 2942
Massimo Veronesi Azienda Agricola 3200
Mulino Braglia Azienda Agricola di Paolo Casalini 4581
Neri Massimo Azienda Agricola 2558
Pian Delle Vigne 1985
Pierluigi Ruggeri Azienda Agricola 4108
Podere Caselina 2170
Poggiolandi 2100

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La spesa in campagna emilia romagna